mercoledì 16 febbraio 2011

I PILOTI DEL MOTOMONDIALE: Jarno Saarinen

Jarno Karl Keimo Saarinen (Turku, 11/12/1945 - Monza, 20/05/1973) è stato un pilota motociclistico finlandese.
Jarno approda al Motomondiale nel 1970 all'età di 25 anni conquistando il quarto posto nella classifica generale della classe 250. 5 anni prima, nel 1965 vince il titolo nazionale di gare su ghiaccio.
Il 1971 porta a Saarinen le prime vittorie nelle classi 250 e 350, ma solo nel 1972 riesce a laurearsi Campione del Mondo 250 dopo essere arrivato per 2 volte consecutive secondo nella classe 350 alle spalle di Giacomo Agostini.
Nel corso del 1973 Jarno conquista la prestigiosa 200 miglia di Dayton, risultando il primo europeo a vincere questo ambito trofeo. Nello stesso anno prende la decisione di partecipare anche al Mondiale classe 500 in sella ad una Yamaha. Dopo un buonissimo avvio di stagione, il 20 maggio, si arriva al Gran Premio di Monza. I piloti sono schierati per partire, via!! Alla prima curva Pasolini cade, la sua moto rimbalza nelle barriere laterali e rimbalza in mezzo alla pista, colpendo in pieno Saarinen. I 2 piloti morirono quasi all'istante mentre nella carambola che si scatenò rimase gravemente ferito anche Walter Villa. Un tragico incidente che coinvolse 3 dei più forti e celebri piloti di tutti i tempi.

Jarno non era un pilota qualsiasi, era laureato in ingegneria meccanica e dirigeva un'azienda di pompe funebri. Provato il suo enorme talento decise di correre in moto per poter girare il mondo coltivando il sogno di poter progettare motori, un giorno. Al debutto nel Motomondiale, arriva 4° in una gara con ben 52 partenti, nel 1972 realizza una magnifica tripletta a Pesaro Villa Fastiggi vincendo con 250, 350 e 500: impossibile non considerarlo un vero fenomeno. Nel 1973 quando l'incidente mette fine alla sua breve carriera Jarno si stava apprestando a vincere altri 2 mondiali nella classe 250 e 500 davanti a quello che poi sarebbe diventato il mito Agostini.

Saarinen oltre che per il suo immenso talento è rimasto nel cuore dei tifosi per essere stato il primo a far sporgere il ginocchio all'interno della curva percorsa. In Italia è molto amato, un esempio è il pilota Jarno Trulli, che deve il suo nome alla passione del padre per il pilota finlandese.


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